Recensione di “Project Silence” di Kim Tae-gon. Cani mutanti per un thriller tra survival e disaster movie
Recensione di "Project Silence" di Kim Tae-gon. Cani mutanti per un thriller tra survival e disaster movie.
“Project Silence” è un thriller d’azione diretto da Kim Tae-gon che punta tutto su un mix di suspense, sopravvivenza e creature mutanti per un intrattenimento solido ma senza pretese. Ambientato su un’autostrada in un contesto di crisi, il film racconta la storia di un gruppo di sopravvissuti intrappolati su un ponte a causa di un incidente stradale, che si ritrovano ben presto a fare i conti con un nemico inaspettato: una muta di cani geneticamente modificati e aggressivi, pronti a trasformare questa trappola in un vero e proprio incubo.
Tra survival e disaster movie
La trama di “Project Silence” non ha particolari sorprese o colpi di scena, e segue fedelmente i canoni del genere survival. Dopo il disastro stradale, la situazione si fa subito disperata per i protagonisti, isolati e circondati dai cani mutanti che li costringono a combattere per la propria vita. Ogni personaggio cerca di contribuire come può, ma la scrittura non esplora a fondo le loro motivazioni o personalità, lasciandoli spesso ancorati a stereotipi piuttosto prevedibili. In questo, “Project Silence” ricorda altri titoli di genere che mettono l’accento più sull’azione che sulla costruzione di una narrazione complessa.
Una regia efficiente ma senza guizzi
La regia di Kim Tae-gon è funzionale e attenta al ritmo, con un andamento che alterna momenti di calma a scene di azione intensa. La decisione di ambientare il film principalmente su un ponte, in uno spazio limitato, conferisce un senso di claustrofobia e isolamento che funziona bene. Tuttavia, l’atmosfera resta piuttosto superficiale, senza particolari scelte stilistiche che aggiungano un tocco personale o innovativo alla messa in scena. Si ha la sensazione che il film non tenti mai davvero di osare o di uscire dai canoni classici, accontentandosi di una regia efficiente ma senza guizzi.
Effetti Speciali altalenanti
Gli effetti speciali rappresentano ovviamente il cuore di “Project Silence“: i cani mutanti, realizzati in CGI, sono senza dubbio inquietanti, anche se il loro impatto visivo oscilla tra momenti di discreta efficacia (e fattura) e altri in cui la qualità degli effetti cala vistosamente. Nonostante ciò, il design delle creature riesce a trasmettere quella tensione necessaria a rendere alcune scene realmente adrenaliniche.
Va detto che le sequenze di azione sono ben gestite e puntano a un ritmo incalzante che tiene lo spettatore coinvolto, anche se la sceneggiatura tende a ripetersi e i personaggi appaiono un po’ piatti. Tuttavia, il film riesce a intrattenere, anche se non raggiunge mai la carica di tensione che si potrebbe aspettare da una premessa così promettente.
“Project Silence” è un b-movie d’azione che offre esattamente ciò che promette: un’ora e mezza di intrattenimento senza pretese, costruito su una struttura di genere che i fan dei survival thriller conoscono bene. Non è un film che sorprende o che lascia un segno indelebile, ma svolge onestamente il proprio compito, tenendo lo spettatore impegnato senza mai annoiare.
Nota sull’edizione home video: DVD Blue Swan di buona qualità, ahimè prima di extra.