Addio a Fabrizio Frizzi, il “presentatore gentile”
Si terranno domani mercoledì 28 marzo alle ore 12 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo i funerali
Addio a Fabrizio Frizzi, il “presentatore gentile”
Si terranno domani mercoledì 28 marzo alle ore 12 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo i funerali di Fabrizio Frizzi, il “conduttore gentile” come lo stanno spesso apostrofando gli amici e colleghi nelle ultime ore, morto ieri a Roma per una emorragia cerebrale.
Intanto oggi, all’apertura della camera ardente presso la Rai in viale Mazzini una lunghissima fila di persone ha aspettato il suo turno per rendere l’ultimo omaggio al presentatore. Fiorello, Bruno Vespa, Andy Luotto, Alessandro Haber e molti altri volti noti hanno salutato per l’ultima volta il conduttore, amatissimo dal suo pubblico che ne ha sempre riconosciuto le doti di intrattenitore garbato e grande professionista.
Il ricordo di chi è cresciuto a “Pane e Marmellata”
Ne ho lette tante su Fabrizio Frizzi in queste ore, tutti lo apostrofano come “presentatore gentile”, come se fosse una rarità, l’essere gentili, e questo la dice lunga su quanta poca gentilezza ci sia oggi nella tv.
Non posso dire di averlo conosciuto bene. L’ho incrociato a qualche evento e a qualche red carpet dove si è sempre dimostrato, appunto, gentile e alla mano. Ancora prima ho avuto il piacere di partecipare a Pane e Marmellata, quando c’era “la tv dei ragazzi”, che lui conduceva insieme a Rita Dalla Chiesa. Nella foto che correda questo post quel ragazzino vestito con un improbabile maglioncino color puffo (e poi si lamentano se adesso vesto solo di nero) sono proprio io. Ricordo che alla fine della registrazione della puntata lui si fermò a firmare autografi a tutti noi bambini e fu, ancora, molto gentile con tutti.
Negli anni ha accompagnato molte mie cene (con i miei e i miei fratelli) con la sua presenza garbata, facendo da piacevole sottofondo a chiacchierate, risate, lacrime, progetti, proteste, musi lunghi…
Non amo la tv e la accendo di rado, però quando mi capitava e mi trovavo di fronte il suo viso sorridente non mi veniva la voglia di scaraventare la televisione al suolo, e questo, per me, è un grande complimento.