MONTEROTONDO: “Asl ambigua, urgono chiarimenti istituzionali”.
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«Un atteggiamento di sconcertante ambiguità». E’ perentorio, il sindaco Mauro Alessandri, nel definire la condotta tenuta dalla Asl Rm/G in merito alle progettualità relative alla realizzazione di un unico polo distrettuale dei servizi sanitari. «Apprendo dalla lettura dei giornali dell’esistenza di trattative avviate e accordi in via di perfezionamento con il fine ultimo di trasferire l’accorpamento dei servizi sanitari in un capannone in Via Reatina nel Comune di Mentana. E’ una notizia che arriva in maniera assolutamente inaspettata e che contraddice tutte le assicurazioni, tutte le procedure e tutte le operazioni fin qui attivate». Il riferimento del sindaco è all’articolato iter di procedimenti urbanistici,
avviato da anni, che consentirebbero il trasferimento dei servizi sanitari territoriali finalmente accorpati in un immobile privato, situato nella zona industriale di Monterotondo Scalo, ritenuto strutturalmente idoneo dalla stessa Azienda sanitaria in seguito alle risultanze di un bando pubblico.
«Sono costretto invece a prendere atto che la Asl starebbe tornando sui suoi passi e senza che il Comune di Monterotondo ne sia stato informato. Si tratta di una grave scorrettezza di cui la Asl deve darci conto. L’esigenza di un chiarimento istituzionale è, a questo punto, assolutamente necessaria». Anche perché il Comune di Monterotondo attende solo il responso da parte della Regione per l’approvazione definitiva della Variante al piano regolatore adottata nel giugno del 2011 e rendere esecutivo il cambio di destinazione d’uso, approvato dal Consiglio comunale nel dicembre scorso, dell’immobile in questione.
«Sorprende anche – continua il sindaco – che gli amministratori di Mentana, coi quali ci confrontiamo spesso su temi di comune interesse e responsabilità, non abbiano avvertito l’opportunità di metterci al corrente di queste novità, ma tant’è. Un chiarimento definitivo a questo punto non è più rinviabile».
Il sindaco torna a respingere, come già nel luglio scorso quando pure erano emersi dettagli circa un possibile piano alternativo a vantaggio di Mentana, qualsiasi “contesa” di carattere territoriale. «Torno a dire che la vicenda non può essere banalizzata a baruffa o sgarbo campanilistico: non c’è, da parte nostra, nessuna ostinazione o pretesa di centralità ma solo una condotta coerente rispetto ad un percorso concordato, avviato e in larga parte concluso sulla base di precise scelte compiute dai vertici dell’Azienda sanitaria succedutisi in questi anni e sin qui mai revocate, almeno formalmente . Se le cose nel frattempo sono cambiate, la Asl avrebbe avuto ed ha il dovere di comunicarcelo» .