MONTEROTONDO: Bando case popolari: prima attribuzione dei punteggi
Segui Email Si conclude la seconda fase dell’iter di elaborazione della nuova graduatoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia
Si conclude la seconda fase dell’iter di elaborazione della nuova graduatoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Nei prossimi giorni, infatti, i cittadini che hanno risposto al bando riceveranno una missiva da parte del Servizio Politiche della Casa nella quale verrà comunicato loro il punteggio provvisorio attribuito alla domanda presentata a novembre dello scorso anno. Qualora venissero riscontrati errori i cittadini possono, entro alcuni giorni dal ricevimento della comunicazione, contestare l’attribuzione del punteggio presentando opposizione in carta semplice direttamente al protocollo generale del Comune.
Le domande, i relativi punteggi e le eventuali opposizioni saranno trasmesse alla Commissione competente che provvederà poi alla compilazione della graduatoria finale. La commissione, ancora in fase di composizione, sarà in ogni caso formata esclusivamente da tecnici esterni alla struttura comunale, così da garantire totale trasparenza ed imparzialità di valutazione.
E’ utile ricordare, infine, che la graduatoria finale resterà comunque aperta e oggetto di aggiornamento semestrale, in modo da tener conto di nuove richieste o mutate condizioni dei requisiti di domande già ammesse, secondo modalità che saranno successivamente divulgate. «In questo modo – conferma il vicesindaco e assessore alle Politiche della Casa Gerardo Casamenti – chiunque dovesse trovarsi nelle condizioni di poter aspirare ad un alloggio potrà chiedere, in tempi ragionevoli, l’inserimento in graduatoria. Ci sarà inoltre la possibilità di avanzare di posizione in base ad eventuali peggioramenti delle problematiche generanti lo stato di necessità e quindi il possesso dei requisiti per l’inserimento». «Abbiamo velocemente recuperato il ritardo accumulato durante la prima fase della procedura – prosegue il vicesindaco – ritardo comunque fisiologico considerato che l’ultima graduatoria approvata risaliva al 1997 e che, nel frattempo, vi è stato un avvicendamento alla guida del Servizio. Ci rendiamo conto che in questa fase di particolare difficoltà e di emergenza abitativa i tempi amministrativi possono sembrare eccessivi rispetto alle esigenze della città. Ma in ogni caso siamo convinti d’aver operato bene, offrendo la massime garanzie di trasparenza ed oggettività di giudizio. Entro l’autunno contiamo di arrivare alla graduatoria definitiva».
«Ringrazio il vicesindaco Casamenti e gli uffici per l’ottimo lavoro svolto», afferma invece il sindaco Mauro Alessandri, sottolineando «l’importanza di un atto atteso da tempo, che consentirà, nel momento in cui la disponibilità di alloggi diventerà immediata, di procedere alle assegnazioni in maniera giusta e più veloce». Nell’evidenziare come l’Amministrazione comunale sia fortemente impegnata a lavorare per ottenere ulteriori finanziamenti per la realizzazione di nuovi alloggi, secondo una prospettiva strategica di più ampio respiro che possa portare ad un aumento significativo delle disponibilità alloggiative pubbliche già nel prossimo futuro, il sindaco sottolinea inoltre come si stia procedendo, di pari passo «agli annunciati accertamenti nei confronti di chi è già assegnatario di un alloggio popolare, sia comunale sia di proprietà dell’Ater. Ribadisco infatti quanto già dichiarato in passato: un alloggio popolare si occupa solo in virtù di un diritto. E’ una questione di giustizia sociale, di rispetto assoluto per la legalità, principi inderogabili in ogni frangente e tanto più in una fase come questa, caratterizzata da forti difficoltà economiche ed occupazionali che finiscono col provocare un aumento della domanda alloggiativa a cui è difficile dare risposta, nonostante tutti gli sforzi e l’ottimo lavoro che stiamo svolgendo nell’ambito delle politiche della casa».
Coerentemente con quanto dichiarato, il sindaco annuncia infine di aver formalmente chiesto al Prefetto lo sgombero forzato degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, non ancora completati, occupati illegalmente dalla fine di maggio da alcuni nuclei familiari.