Occhi in rete, internet sicura per ragazzi. Un progetto per scuole e famiglie
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Tremila studenti, insieme a 600 genitori, coinvolti nel progetto “Occhi in rete”, promosso da Roma Capitale, in collaborazione con la Polizia di Stato e il patrocinio del Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’iniziativa punta a diffondere tra i minori e i loro genitori una maggiore consapevolezza dei rischi della rete, con un percorso di educazione digitale per l’utilizzo responsabile del web, pensato su misura per le nuove generazioni.
L’iniziativa è stata presentata dal vice sindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso, insieme con il direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Antonio Apruzzese davanti agli studenti del liceo classico Mamiani.
Nel 2012, i siti monitorati in tutta Italia dal servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni sono stati oltre 24.600, di questi 461 sono finiti nella black list. Soltanto la Polizia Postale di Roma ha monitorato oltre 2.200 siti web. Ancora nel 2012 in tutto il Paese, per quanto riguarda i reati connessi alla produzione e diffusione online di materiale pedopornografico su un totale complessivo di 335 persone denunciate, di cui 78 arrestate dalla Polizia Postale, di queste 8 nella Capitale. Per quanto riguarda, inoltre, i reati contro la persona che comprendono lo stalking, le molestie, le minacce, le ingiurie e la diffamazione via web, la Polizia Postale ha ricevuto nel Lazio 737 denunce, di cui 534 solo a Roma, alle quali si sommano altre 94 segnalazioni pervenute all’inizio del 2013.
Alla luce di questi dati, il progetto, che si avvale del coinvolgimento di un’équipe didattica formata da psicologi, esperti di informatica e operatori della Polizia, punta a prevenire danni psicologici e fisici e a rendere partecipi anche i genitori, poco coinvolti nelle dinamiche del mondo digitale e dei rischi collegati.
“Occhi in rete” vuole, infatti, sensibilizzare i genitori ad avere un ruolo più attivo nella sicurezza dei propri figli, fornendo loro alcuni semplici consigli che vanno dalle procedure per segnalare eventuali abusi a come attivare le impostazioni per la protezione della privacy a seconda delle fasce d’età e a conoscere la pericolosità dei siti internet.
L’iniziativa avrà durata di 4 mesi per un totale di 120 giorni e coinvolgerà venti istituti scolastici di Roma. Il calendario prevede, dunque, circa venti incontri didattico-formativi, che si svolgeranno parallelamente per alunni ed adulti.
Questo progetto vuole evidenziare i pericoli per i ragazzi, ma anche un uso più consapevole degli strumenti di socializzazione (e-mail, social networks, chat, forum e blog). Attraverso, poi, dei questionari sarà possibile fornire dati ed informazioni indispensabili per meglio individuare le criticità e definire le future modalità e metodologie d’intervento nel delicato ambito dell’educazione digitale dedicata ai ragazzi.