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Rieti. Palio degli asini ad Amatrice

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Rieti. Palio degli asini ad Amatrice

amatrice palio dei somariSi tratta di una vera e propria gara in sella all’asino. A gareggiare sono i Comuni limitrofi o storicamente amici di Amatrice che intervengono rigorosamente in abiti storici. L’asino prende il nome del sindaco del comune rappresentato. La manifestazione inizia con un suggestivo corteo storico di oltre 500 figuranti che attraversano il Corso di Amatrice per poi arrivare al campo di gara denominato Somarodromo dove poi inizieranno le gare che determineranno l’Asino-Sindaco. Piatti tipici del reatino negli stand tra cui non mancheranno la bruschetta con olio extravergine d’oliva di Casaprota e il polentone al sugo di pesce di Castel di Tora. Prince della tavola sarà il Prosciutto IGP di Amatrice.

Domenica 3 aprile torna l’appuntamento con lo spettacolare Palio dei Somari-Sindaci di Amatrice: una corsa sfrenata e un po’ folle, lo spettacolare corteo dei figuranti in abiti d’epoca, l’accesa rivalità fra i paesi della zona e le eccellenze culinarie del Lazio. Una manifestazione nata tredici anni fa quasi per gioco, che ormai richiama migliaia di appassionati nel “Somarodromo”.

La prima regola del Palio è che a comandare è soltanto l’asino: il fantino può solo pregarlo di correre più veloce degli altri, mentre sono assolutamente vietati i calci o l’uso delle fruste.
Il ciuco, che in queste zone di montagna è stato da sempre sfruttato per la sua proverbiale capacità di trascinare sul dorso enormi carichi, diventa il protagonista assoluto della festa e viene osannato dai suoi “compaesani” come fosse una star. Ogni asino, infatti, corre indossando una cravatta sulla quale è impresso il nome del sindaco della propria città; e così nel breve lasso
temporale di un unico giro a briglia sciolta, tra lazzi, scherzi e un tifo da stadio, le Pro Loco dei paesi partecipanti si giocano la reputazione e un anno di duro lavoro.

Guai ad arrivare ultimi: il temutissimo campanaccio sancisce il disonore e ci vorranno altri 12, lunghi mesi prima di potersi prendere l’agognata rivincita. Nelle ore che precedono la gara, lungo le vie principali di Amatrice sfila un coloratissimo corteo di oltre 500 figuranti che indossano abiti storici. Il corteo fa bella mostra di sé lungo il centralissimo Corso Umberto e giunge al “Somarodromo”, dove si tiene il solenne giuramento che precede la corsa: “Popolo della Via del Sale, l’onore è in ballo … acclamate con la vostra voce i Vostri eroi, sciogliete le briglie ai Somari e che sia dato inizio al Palio!”.

Lì dove è nata l’amatriciana

Si fa presto a dire amatriciana, ma assaggiarla lì dove è stata inventata ha tutto un altro sapore! Magari in concomitanza con una delle corse più divertenti d’Italia, il Palio dei Somari-Sindaci, che torna ad Amatrice domenica 3 aprile con la sua quattordicesima edizione. A fare da gustoso contorno alla gara che vede protagonisti gli asini, vanto di tutti i paesi del
circondario al punto da portare bene in vista su una cravatta il nome del rispettivo primo cittadino, sarà proprio la cucina locale del paese in provincia di Rieti che fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. A partire, ovviamente, dal prelibato primo piatto a base di pomodoro, guanciale e pecorino, ma senza dimenticare le altre prelibatezze da sempre radicate nella tradizione gastronomica del luogo: il prosciutto amatriciano IGP, la mortadella di Amatrice nota come “Marotta”, la ventricina e la salsiccia di fegato; e ancora il miele della Laga, la patata turchesa, la minestra di farro e un altro gustoso primo piatto come gli gnocchi ricci. Si farà così festa intorno al “Somarodromo” allestito per l’occasione ma anche in tavola,
tra rievocazioni storiche, performance musicali e spettacoli folcloristici che hanno reso negli anni il Palio dei Somari-Sindaci uno degli appuntamento più attesi nella provincia di Rieti.

Cultura e natura

Non mancano spunti anche per gli amanti della cultura e della natura. Il centro storico di Amatrice, con i suoi vicoli e le caratteristiche piazzette, è dominato da una torre civica risalente dal XII Secolo, mentre nel “Parco in miniatura” si possono ammirare in scala tutti i monumenti della cittadina e le bellezze del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, di cui
Amatrice fa parte. Tra le meraviglie naturalistiche che la circondano, il Monte Gorzano, che con i suoi 2.458 metri è il più alto del Lazio, e soprattutto il Lago di Scandarello, un grande bacino artificiale creato nel 1924.

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Giovanni Lembo

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