Sport. Alberto Saliola: l’arte di creare campioni…
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... e mettere a terra gli avversari. Una carriera invidiabile nel campo delle arti marziali, una passione sfrenata ed un talento unico. In tre parole queste sono le caratteristiche del Maestro Alberto Saliola della Palestra Arti Marziali Tor Lupara. Una carriera iniziata da ragazzino a mai sopita, che ha spinto il Maestro prima a confrontarsi con avversari sempre più forti in Tornei sempre più importanti e prestigiosi e poi a mettere la sua esperienza al servizio dell’insegnamento. E’ proprio nell’insegnamento che il Maestro Alberto eccelle, avendo cresciuto e formato a Tor Lupara schiere di ragazzini che ancora oggi frequentano la palestra. Molti di quei ragazzi sono diventati dei piccoli campioni, mietendo con soddisfazione del maestro successi su successi.
Lo incontriamo proprio nella sua palestra, piena di ragazzi che corrono instancabili sul tatami e seguono senza fiatare le sue istruzioni.
Qual’è stato il tuo primo approccio con le arti marziali e cos’è che ti ha attratto?
“Un documentario visto in giovane età al cinema. Mi ha attratto il modo in cui muovevano braccia e gambe, e la potenza che riuscivano a sprigionare. E’ partito tutto da lì. ne ho voluto sapere tutto ed è nata una grande passione”.
Di quale obiettivo che ha raggiunto è il più soddisfatto?
“Dell’internazionale di Kyokushin-karate (karate a contatto pieno)”.
Qual’è invece l’obiettivo che si pente di non aver raggiunto?
“Il Mondiale”.
Ormai sono tanti anni che vive per la disciplina, sua come atleta che come istruttore, cos’è che le arti marziali continuano a darle?
“Una carica emotiva ed una sicurezza e serenità interiore che mi permette e permetteva di affrontare tutto e tutti, senza nessun problema”.
Quali sono le caratteristiche necessarie per praticare le arti marziali?
“Volontà e fatica”.
L’ideale è cominciare la pratica da bambini o si possono trarre benefici e vantaggi anche se si comincia in età più avanzata?
“Ai bambini è consigliata la pratica per l’impostazione del carattere e comunque per l’attività sportiva, insegnando regole di vita e il rispetto per se e per gli altri, come in età avanzata”.
Qual’è il rapporto che si sovrebbe instaurare tra maestro e allievo?
“Il rapporto primario è il rispetto, poi tanta voglia di fare”.
Qual’è il suo slogan personale?
“Rispetto per se stessi, per gli altri e lavoro sano e duro”.
Che consigli si sente di dare ai nuovi allievi che entrano per la prima volta a contatto con le discipline che lei insegna?
“Di non farsi abbattere dalle prime difficoltà. Il tempo speso bene paga sempre”.
Qual’è il suo segreto nel riuscire a creare così tanti campioni?
“Non vorrei ripetermi: lavorare sano e duramente, solo così si diventerà un vero combattente”.
E’ appena iniziata la nuova stagione, ci sono novità nella sua palestra?
“Si. Ho inserito un corso di Kyokushin-karate (karate a contatto pieno). La disciplina che mi ha dato tanto e per il quale sono diventato un campione. Ed un bravo insegnante”
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