Non solo Il Corvo: tutti i film interpretati da Brandon Lee
Non solo Il Corvo: tutti i film interpretati da Brandon Lee. Da Legacy of rage a Laser Mission fino
Il nome di Brandon Lee viene associato indissolubilmente a “Il Corvo“, il film che ha segnato il culmine della sua carriera ma anche la sua tragica fine. Tuttavia, ridurre la carriera di Lee a questa unica performance sarebbe non solo riduttivo ma ingiusto. Brandon Lee era un attore di grande talento e versatilità, il cui potenziale era evidente in ogni suo film. Figlio della leggenda delle arti marziali Bruce Lee, Brandon ha percorso un cammino artistico breve ma intenso. Il Corvo era solo un punto di partenza, da cui poi sarebbe partita, ne sono sicuro, tutta la sua carriera nel cinema di serie A, il cinema a cui lui era sicuramente destinato, magari un cinema in cui far prevalere la sua gamma espressiva e le sue doti da interprete piuttosto che le abilità marziali.
Questo articolo vuole esplorare l’intera filmografia di Brandon Lee, illuminando i vari aspetti del suo talento prima del fatidico “The Crow” e del suo cameo postumo nel piuttosto dimenticabile “Sex, Lies and Video Violence“.
L’esordio. Kung Fu: the Movie
Nato sotto l’ombra gigantesca di suo padre, Bruce Lee, Brandon ha sempre sentito il peso delle aspettative. Tuttavia, anziché schiacciarlo, questa eredità ha acceso in lui una fiamma, spingendolo a forgiare il proprio cammino nel cinema. Il suo debutto cinematografico, nonostante fosse breve, è stato in “Kung Fu: The Movie“, un film per la televisione del 1986 che fungeva da sequel della popolare serie televisiva degli anni ’70 “Kung Fu“.
In “Kung Fu: The Movie“, Brandon non era il protagonista, ma il suo ruolo come Chung Wang ha offerto un primo sguardo sulle sue potenzialità. Affiancando David Carradine, l’attore principale della serie originale, Brandon ha dimostrato non solo la sua abilità nelle arti marziali ma anche un’intensità recitativa che prometteva molto per il futuro. La sua performance, sebbene contenuta in un ruolo secondario, emanava già quel carisma e quella presenza scenica che diventeranno poi distintivi nei suoi ruoli successivi. Brandon, come rilevano le interviste e le cronache dell’epoca, non era molto interessato ai film di arti marziali, voleva essere riconosciuto come attore e basta. D’altra parte, considerava una specie di “giustizia poetica” il fatto di essere stato scelto per questo ruolo, dal momento che il pilot dello show televisivo era stato originariamente concepito per suo padre.
Legacy of Rage (1986)
Inedito in Italia. In questo film di Hong Kong, Brandon interpreta Michael, un giovane che viene incastrato per omicidio dopo essere stato coinvolto in una sparatoria. In prigione, Michael si imbatte in una serie di difficoltà e tradimenti, culminando in un intenso desiderio di vendetta contro coloro che lo hanno tradito.
“Legacy of Rage” segna un promettente inizio per Lee, dimostrando la sua abilità nel combinare arti marziali e recitazione emotiva. Il film è un classico racconto di vendetta e amicizia tradita come all’epoca se ne facevano a pacchi in quel di Hong Kong, ma è elevato dalle capacità atletiche di Lee e dalla sua presenza carismatica sullo schermo. Sebbene la trama possa sembrare convenzionale, la performance di Lee offre uno sguardo precoce sul potenziale di una stella in ascesa. C’è poi la regia di Ronny Yu che offre ottimi momenti action e una tensione sempre costante. Piccola parentesi Yu: fa parte della generazioni di registi che vennero reclutati da Hollywood (insieme a John Woo, Ringo Lam, Tsui Hark…), meno conosciuto degli altri, oltre Legacy of rage vi consiglio il bel fantasy The Bride of a White Hair. A Hollywood ha diretto titoli dignitosi, sicuramente divertenti, in cui ha potuto dimostrare il suo talento visionario: La sposa di Chucky, Codice 51, Freddy vs Jason, per poi ritornare in patria e ri-trovare il successo con Fearless al fianco di Jet Li.
Laser Mission (1989)
Lee interpreta un agente segreto incaricato di salvare un fisico rapito e impedire la creazione di una super arma.
“Laser Mission” soffre di una trama spy veramente risibile e di una produzione a basso budget che ne limita l’impatto visivo. Tuttavia, la presenza di Lee riesce a trasformare anche le scene più banali in momenti di puro intrattenimento. La sua performance è l’unica cosa salvabile in un film altrimenti dimenticabile. Tanta azione old school con sparatorie e esplosioni, zero arti marziali e zero tensione e ancor meno partecipazione da parte dello spettatore. Comparsata per un Ernest Borgnine a fine carriera. Ristampato recentemente in dvd per la Highshow.
Resa dei conti a Little Tokyo (Showdown in Little Tokyo) – 1991
Questo film vede Lee e Dolph Lundgren nei panni di due poliziotti, uno americano e l’altro giapponese, che si uniscono per abbattere la Yakuza a Los Angeles. La dinamica tra i due è al centro del film, con azione e umorismo che si intrecciano in una trama ricca di azione.
“Resa dei conti a Little Tokyo” è un esemplare eccellente di film buddy cop degli anni ’90, arricchito dalla chimica tra Lundgren e Lee. Brandon, in particolare, mostra una notevole gamma recitativa, bilanciando abilmente l’intensità delle scene d’azione con momenti di leggerezza. Il film funziona sia come omaggio che come parodia dei cliché del genere, e Lee emerge come un talento notevolmente versatile. Buone le scene action per un film che un tempo passava spessissimo e con un certo successo in tv. Noi ragazzini dell’epoca ne andavamo matti, per questo e il film successivo.
Drago d’acciaio (Rapid Fire) – 1992
Interpretando Jake Lo, uno studente d’arte che si trova testimone di un omicidio della mafia, Lee si imbatte in una trama di corruzione e vendetta.
“Drago d’acciaio” è spesso considerato il culmine della carriera di Lee, un film che sfrutta pienamente il suo talento nelle arti marziali e la sua capacità di interpretare personaggi complessi. Il film combina abilmente l’azione intensa con una trama avvincente, offrendo a Lee l’opportunità di mostrare sia la sua fisicità che la sua profondità emotiva. È un’anteprima di quello che avrebbe potuto offrire al mondo del cinema, dimostrando che Lee aveva molto di più da dare oltre le semplici scene di lotta. Dopo questo film, la carriera di Brandon era tutta in ascesa, e da lì a poco avrebbe iniziato a girare Il Corvo, che lo avrebbe definitivamente consacrato. Purtroppo è andata a finire come sappiamo…
Cameo in Sex lögner och videovåld (Sex lies and videoviolence) – 2000
Nel 1992 Brandon Lee è in Svezia per promuovere Drago d’acciaio. Qui viene coinvolto da un suo amico e partecipò al film che questo suo amico regista stava girando in quel periodo. Il film venne rilasciato nel 2000, e venne dedicato proprio a Brandon Lee. Anche se il suo ruolo in questo film è limitato a un breve cameo, l’apparizione di Lee in “Sex, Lies and Video Violence” evidenzia la sua apertura a partecipare a progetti diversi e la sua voglia di esplorare nuovi territori cinematografici. Questa piccola parte non aggiunge molto alla sua carriera dal punto di vista della recitazione, ma serve come un dolce ricordo del suo spirito giocoso e della sua disponibilità a sostenere amici e colleghi nel settore.