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Recensione di “Love Lies Bleeding” di Rose Glass: un trip psichedelico tra amore e vendetta

Recensione di "Love Lies Bleeding" di Rose Glass: un trip psichedelico tra amore e vendetta.

Recensione di “Love Lies Bleeding” di Rose Glass: un trip psichedelico tra amore e vendetta

Love Lies Bleeding è un viaggio oscuro e allucinato, un film che ti afferra dalla prima scena e ti trascina in un abisso di passione, violenza e ossessione.

Con Love Lies Bleeding, Rose Glass si conferma una delle registe più audaci e visionarie della sua generazione. Dopo il successo di Saint Maud, un horror psicologico che esplorava i confini tra fede e follia, Glass torna con un’opera altrettanto disturbante, ma questa volta incastonata nel mondo criminale e del bodybuilding degli anni ’80. Prodotto da A24, il film è un thriller romantico non originale per quello che racconta, ma per come lo fa, con una narrazione visivamente ipnotica e carica di tensione.

Amore e distruzione

La trama di Love Lies Bleeding ruota attorno a Lou (Kristen Stewart), una proprietaria di palestra che si innamora di Jackie (Katy O’Brian), una bodybuilder vagabonda che sogna di conquistare il mondo del fitness. La loro storia d’amore, inizialmente passionale, si trasforma presto in qualcosa di molto più oscuro e contorto. Jackie, determinata a raggiungere il successo a tutti i costi, inizia un percorso di trasformazione fisica attraverso l’uso di steroidi, che non solo altera il suo corpo, ma anche la sua mente. Lou, d’altra parte, lotta con i demoni del suo passato, rappresentati dal padre Lou Sr. (interpretato da un magistrale e spaventoso Ed Harris), un uomo crudele e manipolatore.

Il film approfondisce la dinamica tossica tra le due protagoniste, mostrando come l’amore possa facilmente degenerare in ossessione e distruzione. Il legame tra Lou e Jackie diventa sempre più violento, alimentato da segreti nascosti e da un passato che torna a tormentarle (il passato criminale per Lou, una famiglia che l’ha ripudiata e la considera un mostro per Jacky). Questa discesa nell’oscurità è resa ancora più potente dalla scelta di Glass di ambientare la storia in un contesto apparentemente lontano dal tipico romanticismo cinematografico: una palestra dove i corpi sono forgiati, deformati e spinti al limite.

Kristen Stewart offre una delle sue migliori performance nel ruolo di Lou. La sua capacità di trasmettere l’intensa introversione e la fragilità del personaggio, combinata con una rabbia repressa, la rende perfetta per questo ruolo. Stewart, già nota per la sua affinità con i film indie e per le sue scelte audaci, porta in Love Lies Bleeding una profondità emotiva che bilancia perfettamente la fisicità brutale della co-protagonista.

Katy O’Brian, nei panni di Jackie, è semplicemente magnetica. Ex bodybuilder e artista marziale nella vita reale, O’Brian incarna alla perfezione la dualità del suo personaggio: una donna apparentemente invincibile, ma interiormente tormentata e vulnerabile. La sua trasformazione fisica nel film è impressionante, ma è la sua capacità di trasmettere la lotta interiore di Jackie che la rende una delle attrici più promettenti del momento.

Ed Harris, con il suo volto segnato e il carisma inquietante, interpreta Lou Sr. come un vero mostro. Il suo personaggio è un’ombra costante nella vita di Lou, un promemoria vivente del passato che cerca disperatamente di lasciarsi alle spalle. Harris, con la sua presenza imponente, rende ogni scena in cui appare carica di tensione.

Un cinema di ossessioni

Rose Glass ha una poetica che si concentra sull’ossessione, la trasformazione e il lato oscuro della psiche umana. In Saint Maud, esplorava la fede fino alle sue estreme conseguenze; in Love Lies Bleeding, l’ossessione prende forma nel desiderio fisico e nella ricerca della perfezione. Glass non ha paura di spingere i suoi personaggi al limite, mostrando come le loro ambizioni possano diventare distruttive. La regista utilizza l’horror non solo come un genere, ma come uno strumento per esplorare i lati più oscuri dell’umanità. In questo senso, Love Lies Bleeding è tanto un dramma psicologico quanto un body horror, dove il corpo diventa il campo di battaglia delle emozioni e delle ossessioni.

Un incubo psichedelico

Visivamente, Love Lies Bleeding è un film che colpisce per il suo uso audace del colore e della luce. Le scene sono spesso illuminate da neon che ricordano i toni psichedelici degli anni ’80, creando un’atmosfera che è allo stesso tempo nostalgica e disturbante. La fotografia, curata da Ben Fordesman, cattura perfettamente l’ambiguità morale e la crescente follia dei personaggi, utilizzando inquadrature strette e angolazioni insolite per amplificare il senso di claustrofobia e tensione.

La colonna sonora, dominata da sintetizzatori, aggiunge un ulteriore livello di inquietudine, rendendo ogni scena un’esperienza sensoriale totalizzante. Glass utilizza la musica non solo per accompagnare le immagini, ma per intensificare l’impatto emotivo del film, creando un crescendo di tensione che culmina in un terzo atto tanto scioccante quanto memorabile.

Love Lies Bleeding non è un film per tutti. La sua natura sperimentale, le sue bizzarrie, il tono oscuro e la violenza grafica possono risultare eccessivi. Tuttavia, per chi apprezza un cinema che sfida le convenzioni e offre qualcosa di veramente originale, è un’opera imperdibile. Rose Glass è una regista che non ha paura di spingersi oltre, di esplorare territori sconosciuti e di mettere alla prova sia i suoi personaggi che il suo pubblico.

Love Lies Bleeding uscirà il 12 settembre nei cinema italiani.

About Author

Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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