Festival del Cinema Tedesco: il 16/03 il meglio del cinema breve tedesco con i corti di “Next Generation Short Tiger”
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Saranno 9 i cortometraggi presentati alla quarta edizione del Festival del Cinema Tedesco che si terrà dal 14 al 17 marzo a Roma al Cinema Quattro Fontane con ospiti e incontri con gli autori.
A volere l’iniziativa German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, in collaborazione con Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e Goethe-Institut. Quattro i giorni di programmazione nel corso dei quali saranno presentate alcune tra le più interessanti e recenti produzioni cinematografiche tedesche.
La programmazione dei cortometraggi è concentrata sabato 16 marzo a partire dalle ore 16.00 con una selezione del meglio della cinematografia breve tedesca. Si tratta di 9 cortometraggi, pensati per la distribuzione nelle sale, che arrivano a Roma grazie a German Films e al Filmförderungsanstalt (FFA), l’Ente Federale per la promozione cinematografica tedesca.
Next Generation Short Tiger è l’annuale rassegna, che dal 2011 propone i migliori corti realizzati nel corso dell’anno dagli studenti provenienti dalle scuole tedesche di cinema e che per il quarto anno consecutivo sono presentati al Festival del Cinema Tedesco a Roma.
I 9 corti del Next Generation Short Tiger 2023 spaziano tra loro in una pluralità di tematiche che vanno dalla privazione della libertà personale alla lotta ai pregiudizi, passando per i rapporti familiari, l’amicizia e l’amore.
Tra gli ospiti presenti a Roma sabato16 il regista Muschirf Shekh Zeyn autore di Killing Bagheera che inconterà il pubblico del festival. Al centro del suo cortometraggio il rapporto tra Alan e Bekes, due fratelli curdi rifugiati che hanno un desiderio in comune: entrare in Europa. Un dramma intenso e claustrofobico sulla paura e una riflessione sui diversi modi di guardare il mondo.
Questi gli altri cortometraggi selezionati e in programmazione al festival nella giornata di sabato 16 marzo:
Free Nights di Oliver Adam Kusio. Due fratelli recuperano il loro rapporto durante un viaggio notturno in macchina superando le fratture profonde che si erano consolidate nel tempo in cui erano stati distanti.
Huge Choice di Oleksandra Krasavtseva è un corto di animazione ispirato alla poesia Don’t Leave the Room di Joseph Brodsky. Una riflessione sulla privazione della libertà personale durante il periodo dell’Unione Sovietica.
Collage di Gülce Besen Dilek è un corto di animazione sull’identità. Una giovane ragazza cammina esplorando ciò che la circonda, le linee del suo volto cambiano forma attraverso il confronto con l’altro, ma ci sarà un cambiamento sul suo viso che non potrà ignorare.
Long Time No Techno di Eugenia Bakurin. Oggi Odesa Film Studio, primo studio cinematografico fondato nell’impero russo, così come molti altri monumenti culturali a Odessa e in tutta l’Ucraina, è minacciato di distruzione da parte dell’esercito nemico. Il filmato rivendica l’infanzia condivisa dei due paesi.
It doesn’t have to be Today di Sophia Groening. Quattro amici sono seduti in una piazza a Colonia cercano le parole giuste per scrivere un messaggio a una ragazza che, tuttavia, non sarà mai inviato.
Swimming Lesson di Lisa Hürtgen.
Mentre la signora Jacobs, nella sua casa di riposo, dà lezioni di nuoto alla giovane badante Nadja, tra le due nasce una silenziosa e reciproca attrazione. Anche se la donna anziana lo desidera segretamente, lotta con i valori sociali e i propri sentimenti, che le negano questa vicinanza.
Primitive Times di Hao Yu. Dopo la Rivoluzione Industriale la divisione del lavoro diventa più chiara. Molte persone devono lavorare per lungo tempo con le stesse mansioni. Purtroppo non tutti sono soddisfatti del proprio lavoro. I popoli primitivi avevano problemi simili a quelli della società moderna? Ne abbiamo intervistati cinque, vediamo cosa hanno detto.
Volver al sur di Sofía Ayala. Due fratelli trasportano il cadavere del padre deceduto a sud del confine. Nonostante il rischio che questo viaggio comporta, decidono di seppellirlo nel luogo che un tempo chiamavano casa.
Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con il Goethe-Institut e l’Ambasciata della Repubblica di Germania a Roma con il supporto del Cinema Quattro Fontane.
I film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso alle proiezioni è con regolare attività di sbigliettamento.