La programmazione di MUBI di giugno 2024
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MADE IN ENGLAND: I FILM DI POWELL E PRESSBURGER di David Hinton (2024)
Martin Scorsese celebra l’eredità dei visionari Michael Powell ed Emeric Pressburger, due dei migliori registi e sceneggiatori inglesi di sempre. Attraverso una miniera d’oro di clip e rari filmati d’archivio, Scorsese, qui in veste di produttore e narratore, esamina il genio, l’audacia e l’impatto dei due registi sulla storia del cinema. Un documentario affascinante e una lezione di cinema per gli amanti della settima arte e non solo.
ANCORA UN’ESTATE di Catherine Breillat (2023)
L’ultimo lavoro della provocatoria Catherine Breillat è stato presentato al Festival di Cannes del 2023, diventandone il film scandalo. Con questa storia scabrosa di un amore proibito, Breillat continua a dedicarsi allo studio del desiderio femminile, fil rouge del suo cinema.
KOKOMO CITY di D. Smith (2023)
Allontanata dall’industria musicale in seguito alla sua transizione, la produttrice candidata ai Grammy D. Smith dona alla sua opera prima, unica nel suo genere, un ritmo dinamico e vivace. KOKOMO CITY, presentato lo scorso anno al SXSW e al Sundance Film Festival, rompe gli stigmi sociali analizzando in modo schietto e senza filtri le vite di quattro sex worker trans e nere che vivono tra New York e la Georgia.
UN POSTO TUTTO PER NOI: GLI SPAZI QUEER DEL CINEMA
CASA ROSHELL di Camila José Donoso (2017),
UNGENTLE di Huw Lemmey, Onyeka Igwe (2022),
PARIS IS BURNING di Jennie Livingston (1990),
SHAKEDOWN di Leilah Weinraub (2018),
QUERELLE di Rainer Werner Fassbinder (1982),
MAURICE’S BAR di Tom Prezman, Tzor Edery (2023),
EAST PALACE, WEST PALACE di Zhang Yuan (1996),
MÄDCHEN IN UNIFORM di Leontine Sagan, Carl Froelich (1931),
GREAT FREEDOM di Sebastian Meise (2022),
BOLERO di Nans Laborde-Jourdàa (2023)
Bar, nightclub e aree di cruising hanno storicamente rappresentato luoghi di rifugio, resistenza e piacere per la comunità LGBTQ+, ed è ciò che verrà esplorato nella rassegna “Un posto tutto per noi: gli spazi queer del cinema”. Il documentario MAURICE’S BAR rivisita il secondo bar gay di Parigi, distrutto durante l’occupazione nazista, mentre film come PARIS IS BURNING e SHAKEDOWN esplorano la vivace scena dei nightclub e delle ballroom. Il cinema queer include anche ambienti oppressivi, come prigioni e collegi, trasformandoli in luoghi di ribellione e con questa rassegna vi invitiamo a scoprire l’importanza e la varietà di questi spazi.
IN GUERRA E IN AMORE: DUE FILM DI CLAIRE DENIS
CHOCOLAT e BEAU TRAVAIL di Claire Denis (2023)
Guardare i film di Claire Denis ha il potere di risvegliare tutti i sensi. La regista francese nelle sue opere si concentra su personaggi che vivono la propria vita seguendo, nel bene o nel male, le loro emozioni. Nel suo cinema, la ragione è spesso soverchiata da desideri segreti che serpeggiano appena sotto la superficie. In questo dittico, composto da CHOCOLAT (1988) e BEAU TRAVAIL (1999), la regista esplora il retaggio del colonialismo affrontando le tensioni della vita coloniale, oltre alle conseguenze insidiose e durature sia sulla psiche che sui corpi delle persone coinvolte.
FAMIGLIE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
FESTEN di Thomas Vinterberg (1998), THE ICE STORM di Ang Lee (1997),
OUR TIME di Carlos Reygadas (2018), THE LONG FAREWELL di Kira Muratova (1971)
e TOKYO SONATA di Kiyoshi Kurosawa (2008)
“Famiglie sull’orlo di una crisi di nervi” è una raccolta di film che esplora le dinamiche complesse e spesso turbolente all’interno delle famiglie, rivelando come le tensioni e i conflitti possano portare a momenti di rottura e trasformazione. Da FESTEN di Thomas Vinterberg e la sua festa di compleanno che si trasforma in un incubo a OUR TIME di Carlos Reygadas che offre uno spaccato profondo e poetico delle tensioni coniugali, fino alle due famiglie suburbane in crisi di THE ICE STORM di Ang Lee.
GIUGNO SU MUBI
01/06/24 |
Camila José Donoso |
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01/06/24 |
Huw Lemmey, |
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01/06/24 |
Jennie Livingston |
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01/06/24 |
Leilah Weinraub |
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01/06/24 |
Rainer Werner Fassbinder |
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01/06/24 |
Tom Prezman, |
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01/06/24 |
Zhang Yuan |
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01/06/24 |
Leontine Sagan, |
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01/06/24 |
Sebastian Meise |
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01/06/24 |
Nans Laborde-Jourdàa |
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01/06/24 |
Claire Denis |
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01/06/24 |
Claire Denis |
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01/06/24 |
Marie-Claude Treilhou |
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01/06/24 |
Ira Sachs |
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07/06/24 |
Carlo Lavagna |
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10/06/24 |
Margherita Ferri |
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11/06/24 |
Jean Renoir |
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14/06/24 |
D. Smith |
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21/06/24 |
Thomas Vinterberg |
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21/06/24 |
Ang Lee |
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21/06/24 |
Carlos Reygadas |
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21/06/24 |
Kira Muratova |
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21/06/24 |
Kiyoshi Kurosawa |