Nuove norme per la valutazione degli alunni
Segui Email L’anno scolastico è appena iniziato e sono già operative le nuove norme per la valutazione degli alunni.
L’anno scolastico è appena iniziato e sono già operative le nuove norme per la valutazione degli alunni. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 19 agosto scorso, infatti, sono entrate in vigore le disposizioni stilate dal Ministro Gelmini che riguardano scuola primaria e secondaria di I e II grado. In particolare nella scuola primaria gli alunni saranno valutati dall’insegnante unico di riferimento, e la valutazione nelle singole materie sarà espressa in voti numerici. Solo nel caso dell’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente, mentre gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e motivati.
Voti numerici anche nella scuola secondaria di primo grado, esclusa la religione, e per l’ammissione all’anno successivo occorrerà almeno il 6 in ogni materia, compreso il voto in condotta nel caso dell’ammissione all’esame di Stato.
Alle scuole superiori la valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe che sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, senza decidere immediatamente la non promozione, ma comunicando i risultati conseguiti nelle altre materie. A conclusione dei corsi di recupero per le carenze dimostrate il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la fine dello stesso anno scolastico, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, formulerà il giudizio finale e l’ammissione alla classe successiva. A partire dall’anno scolastico 2009/10 saranno ammessi all’esame di Stato solo gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta. L’insufficienza nel voto di condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato. Il 5 in condotta dovrà essere motivato con un giudizio e verbalizzato in sede di scrutinio intermedio e finale. Gli insegnati di religione partecipano all’assegnazione dei crediti scolastici.